Latte Vegetale a Base di Soia, Mandorle, Riso, Cocco: I Rischi per la Salute
L’uso di bevande vegetali alternative al latte è sempre più diffuso.
I motivi vanno dalle intolleranza acclarate a malesseri non meglio specificati che possono, in alcuni casi, scomparire eliminando proprio questo alimento
Se si aderisce ad una scelta alimentare di tipo vegano, poi, il latte vaccino va chiaramente sostituito.
Ma sappiamo a cosa rinunciamo sostituendo il latte a bevande a base di soia o mandorle?
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Uno studio dell’Università di Surrey mette in evidenza il fatto che questi prodotti non contengono sodio a sufficienza, uno dei minerali più abbondanti nell’organismo.
A COSA SERVE IL SODIO?
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Il sodio regola il passaggio di fluidi e dei nutrienti all’interno e all’esterno delle cellule e partecipa alla trasmissione dell’impulso nervoso.
Quello presente nelle ossa rappresenta invece una riserva cui l’organismo può attingere in caso di necessità per regolare il PH del sangue.
Lo iodio è importante per la produzione di ormoni tiroidei, che favoriscono la salute delle cellule del nostro organismo.
In particolare è fondamentale per lo sviluppo del cervello dei bambini, anche prima della nascita.
TANTO O POCO SODIO?
Se ci hanno sempre detto che un’alimentazione povera di sodio è da preferire, è anche vero che non si deve andare sotto le soglie minime.
Il fabbisogno giornaliero di sodio è compreso tra 0,6 e 3,5 grammi al giorno.
DOVE SI TROVA?
La fonte principale di sodio nell’alimentazione occidentale è il sale da cucina.
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Ma ci sono altri cibi che ne sono ricchi, come salumi, formaggi e gli alimenti conservati e in quelli di origine animale, quindi carne e pesce, ma anche latte.
Meno abbondante, invece, negli alimenti di origine vegetale.
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RINUNCIARE AL LATTE…
Vuol dire rinunciare ad una delle fonti principali di iodio (il 40% circa del fabbisogno medio giornaliero), quindi consumare delle bevande alternative a base vegetale, se si integra il sodio in altro modo, potrebbe presentare un problema per la salute.
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LO STUDIO
I ricercatori hanno esaminato ben 47 alternative al latte vaccino, tra cui latte di nocciola, mandorla, avena, riso, cocco e soia.
Hanno osservato che questo latte alternativo possiede il 2% dello iodio presente invece nel latte vaccino.
LE CONCLUSIONI
Secondo l’esperta di medicina nutrizionale Margaret Rayman, è importante non sottovalutare questo aspetto, facendo la scelta di eliminare il latte vaccino troppo a cuor leggero, soprattutto per i bambini.
La dottoressa Sarah Bath ha spiegato che questo minerale è particolarmente importante per le donne in gravidanza e che i consumatori dovrebbero assicurarsi di ottenere una buona quantità di iodio da altre fonti dietetiche.
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sodio o iodio????
Dall”articolo non si capisce se si parla di Sodio o di Iodio. Usate i due termini come se fossero intercambiabili ma non è così
Per semplicità di lettura non si è voluto approfondire molto l’argomento. In realtà qui si parla sia di sodio che di iodio.
Due minerali presenti nel latte ed utilissimi all’organismo ai quali “si rinuncia” assumendo solo latte di tipo vegetale.
Ovviamente si possono introdurre nell’organismo mediante altri alimenti o modalità, ma qui si è voluto analizzare in modo chiaramente divulgativo tale da lanciare un avvertimento a chi semplicemente va “a sostituire” un alimento con uno che sembra analogo, ma non lo è.
E’ ovvio che ogni scelta alimentare andrebbe vagliata da un nutrizionista che aiuti a mantenere la propria alimentazione bilanciata.