Allergie alimentari: scopri i sintomi nascosti che mettono a rischio la tua salute

Le allergie alimentari sono in costante aumento, coinvolgendo adulti e bambini. Riconoscere i sintomi, comprenderne le cause e adottare i giusti rimedi è fondamentale per vivere serenamente e in sicurezza.
Le allergie alimentari rappresentano una crescente preoccupazione per la salute pubblica, con un numero sempre maggiore di persone colpite. Si stima che in Italia circa il 3% della popolazione soffra di allergie alimentari, con una prevalenza maggiore nei bambini. Secondo un recente studio, in Italia ogni anno tra le 2 e le 4 persone muoiono a causa di una reazione dovuta a un’allergia alimentare, spesso giovani sotto i 20 anni.
Cos’è un’allergia alimentare?
Un’allergia alimentare è una risposta anomala del sistema immunitario a una sostanza presente negli alimenti, chiamata allergene. Il sistema immunitario riconosce erroneamente l’allergene come una minaccia e produce anticorpi IgE, che innescano il rilascio di istamina e altre sostanze chimiche, causando i sintomi allergici.
Sintomi comuni delle allergie alimentari
I sintomi possono variare da lievi a gravi e includono:
-
Formicolio o prurito in bocca
-
Orticaria, prurito o eczema
-
Gonfiore delle labbra, del viso, della lingua e della gola
-
Difficoltà a deglutire o respirare
-
Dolore addominale, diarrea, nausea o vomito
-
Vertigini, stordimento o svenimento
In casi gravi, può verificarsi una reazione anafilattica, una condizione potenzialmente letale che richiede un intervento medico immediato.
Cause e fattori di rischio
Le cause delle allergie alimentari non sono completamente comprese, ma diversi fattori possono contribuire:
-
Predisposizione genetica: avere parenti con allergie aumenta il rischio.
-
Sistema immunitario immaturo: nei bambini, il sistema immunitario è ancora in sviluppo.
-
Alterazioni del microbiota intestinale: un equilibrio alterato dei batteri intestinali può influenzare la risposta immunitaria.
-
Fattori ambientali: l’inquinamento e l’esposizione a sostanze chimiche possono aumentare la sensibilizzazione agli allergeni.
-
Uso eccessivo di antibiotici: può alterare il microbiota intestinale e contribuire allo sviluppo di allergie.
Alimenti comunemente responsabili
In Italia, gli alimenti più frequentemente associati alle allergie alimentari includono:
-
Latte vaccino
-
Uova
-
Arachidi e altra frutta secca
-
Pesce e crostacei
-
Soia
-
Grano e glutine
Diagnosi e test
La diagnosi di un’allergia alimentare deve essere effettuata da un medico specialista attraverso:
-
Test cutanei (Prick Test): applicazione di piccole quantità di allergeni sulla pelle per valutare la reazione.
-
Dosaggio delle IgE specifiche: esame del sangue per misurare gli anticorpi IgE contro specifici alimenti.
-
Test di provocazione orale: somministrazione controllata dell’alimento sospetto per osservare eventuali reazioni.
-
Dieta di eliminazione: esclusione temporanea di alimenti sospetti seguita da una reintroduzione graduale.
Rimedi e gestione
La gestione delle allergie alimentari si basa principalmente sull’evitare l’allergene. Tuttavia, in caso di esposizione accidentale, possono essere utilizzati:
-
Antistaminici orali: alleviano sintomi come prurito e orticaria.
-
Spray nasali antistaminici: utili per sintomi respiratori.
-
Adrenalina autoiniettabile: per reazioni gravi come l’anafilassi.
Rimedi naturali
Alcuni rimedi naturali possono aiutare a ridurre i sintomi allergici:
-
Ribes nero: azione antinfiammatoria simile al cortisone.
-
Quercetina: antiossidante che inibisce il rilascio di istamina.
-
Vitamina C: riduce la produzione di istamina.
-
Curcuma: modula la risposta immunitaria.
Conclusione
Le allergie alimentari rappresentano una sfida crescente per la salute pubblica. È fondamentale aumentare la consapevolezza, migliorare la diagnosi e promuovere strategie efficaci di gestione per garantire la sicurezza e il benessere delle persone affette.