Evita Guai al Bar: Mai Ordinare Bevande con Ghiaccio, Scopri Perchè!

Un recente caso di intossicazione alimentare riaccende l’attenzione sulle pratiche igieniche nei bar: ecco le nuove regole su ghiaccio, manipolazione e formazione.
Da oggi diventa cruciale chiedere la bevanda senza ghiaccio quando sei al bar. Un episodio recente di intossicazione alimentare ha portato alla ribalta i rischi legati alla manipolazione non corretta di questo comune refrigerante. Il ghiaccio, infatti, è a tutti gli effetti un alimento e può diventare veicolo di contaminazioni batteriche e virali se non trattato con rigore.
Secondo le nuove indicazioni del manuale predisposto dall’INGA in collaborazione col Ministero della Salute e in ottemperanza al Regolamento CE 852/2004, bar e locali devono adottare misure precise: l’uso esclusivo di acqua potabile conforme alle normative vigenti, la sanificazione periodica di macchine e contenitori, l’uso di strumenti adeguati per prelevare il ghiaccio (vietate mani nude e bicchieri), e la formazione obbligatoria del personale secondo i protocolli HACCP.
Importante, la sanificazione assume una veste fondamentale, specialmente dopo periodi di fermo macchine, come quelli imposti dalla pandemia: il semplice congelamento non garantisce la complete igienizzazione del ghiaccio. Per ridurre al minimo i rischi, si suggerisce anche di approvvigionarsi di ghiaccio certificato, distribuito solo in confezioni sigillate e tracciabili, con indicazione di lotto, luogo di produzione e imballaggi idonei al contatto alimentare.
Gli stabilimenti autorizzati devono essere registrati come imprese alimentari, assicurando piena tracciabilità e controlli efficienti. Un esempio significativo è la situazione a Reggio Emilia, dove, con la popolarità dei cocktail, la pratica di igiene diventa cruciale per preservare la salute pubblica.
Oltre al rigoroso rispetto delle norme, l’INGA promuove anche un approccio più sostenibile, incoraggiando l’utilizzo di macchinari a basso consumo e packaging riciclabile, segnalando così come sicurezza alimentare e tutela ambientale siano sempre più interconnesse.