Glutine nei materiali biodegradabili: rischio per i celiaci confermato da uno studio tedesco
Un recente studio condotto dalla Technical University of Munich ha evidenziato un potenziale rischio per i celiaci legato all’uso di materiali biodegradabili a contatto con gli alimenti (FCM). La ricerca, pubblicata il 15 maggio 2024, ha confermato che il glutine può migrare da alcuni di questi materiali in alimenti precedentemente senza glutine, creando un serio pericolo per chi soffre di celiachia.
La migrazione del glutine e i livelli di rischio Tra i materiali esaminati, i piatti realizzati con crusca di frumento hanno mostrato i livelli più elevati di migrazione del glutine, raggiungendo fino a 203 mg/L in liquidi come l’acqua deionizzata dopo soli 30 minuti di contatto. Questo valore supera di gran lunga il limite di sicurezza raccomandato di 20 ppm per i celiaci. Anche altri materiali, come le cannucce fatte di semola di grano duro e piatti a base di crusca, hanno dimostrato di rilasciare quantità significative di glutine. Al contrario, materiali come posate composte per il 90% da acido polilattico e gambi di segale hanno mostrato una migrazione trascurabile o inesistente.
Implicazioni legislative e necessità di consapevolezza Nonostante la gravità delle scoperte, l’attuale legislazione dell’Unione Europea non prevede l’obbligo di etichettare gli allergeni sui materiali biodegradabili a contatto con gli alimenti. Questa lacuna normativa rappresenta un rischio nascosto per chi è affetto da celiachia o allergie al grano. I ricercatori, guidati dalla Prof.ssa Dr.ssa Katharina Scherf e da Johanna Mossburger del Karlsruhe Institute of Technology, sollecitano modifiche legislative urgenti per garantire una chiara etichettatura degli allergeni su questi prodotti.
Raccomandazioni per i celiaci In attesa di ulteriori ricerche che chiariscano l’estensione del problema, si consiglia ai celiaci di evitare l’uso di FCM a base di cereali, prestando particolare attenzione quando mangiano fuori casa o durante i viaggi. Veronica Rubio, Segretario generale dell’AOECS, ha accolto con favore lo studio, sottolineando l’importanza di tali ricerche per la protezione dei celiaci a livello nazionale ed europeo.
Prospettive future Lo studio, supportato dalla Deutsche Zöliakie-Gesellschaft eV (Società tedesca per la celiachia), con finanziamenti Open Access forniti tramite Projekt DEAL , suggerisce la necessità di ulteriori ricerche per confermare i risultati su una gamma più ampia di alimenti e FCM. È essenziale comprendere meglio le condizioni che influenzano la migrazione del glutine, al fine di proteggere la salute dei consumatori celiaci e migliorare la sicurezza alimentare.