La Crociera Senza Glutine. La Costa Diadema | vlog primo giorno. L’imbarco a Civitavecchia
Trucchi e Soluzioni per una Crociera Low Cost Senza Rinunciare a Nulla!!!
Finalmente è arrivata la data tanto attesa, quella della partenza per la nostra “solita” crociera di Natale.
Sono ormai 3 anni che verso la fine dell’anno decidiamo di concederci un po’ di svago in un hotel galleggiante a 5 stelle e, ormai alla undicesima crociera in 10 anni, possiamo ben dire che è una tipologia di vacanza che ci piace molto.
Navi grandi e moderne o piccole e dal gran passato non importa, in crociera si trascorrono giorni realmente spensierati.
Inoltre da quando soffriamo di intolleranze è anche il tipo di viaggio maggiormente protetto, in cui ogni piatto, ogni snack, ogni drink è rigorosamente testato Gluten Free (o per altre allergie ed intolleranze).
Quest’anno grazie alla bella collaborazione con Costa Crociere vi porteremo ancora una volta sulla Costa Diadema, nave ammiraglia della compagnia di Savona (anche se per essere precisi è ormai del gruppo Carnival) e più moderno gioiello civile a solcare il mediterraneo.
Lo scorso anno abbiamo analizzato, oltre che al menù di bordo, le attrazioni ed il giro turistico toccando La Spezia, Savona, Marsiglia, Barcellona e partendo da Civitavecchia.
Quest’anno molto è cambiato, partendo dal menù di bordo, fino al percorso (che include Palma de Maiorca e Palermo e perde La Spezia), ma ci accerteremo che il servizio sia sempre da 5 stelle come recitano le pubblicità.
Sottolineamo in principio che la crociera ci è stata “regalata” da Costa sotto pagamento di regolare biglietto (saremo quindi completamente slegati da ogni tipo di “gratitudine” verso l’armatore ligure).
Sette giorni su una nave costa nel periodo dal 8 al 15 dicembre in camera premium (che poi vedremo cosa vuol dire) ci sono costati 1200€ circa (siamo in 4, due adulti e due bambini), si parla di cabina interna.
Quest’anno, però, essendo socio Costa da lungo periodo ci è stato fatto l’upgrade di cabina ed abbiamo alloggiato in una esterna con balcone abitabile e confortevole come poche altre navi sanno regalare.
Avendo, poi, una cabina “premium” abbiamo avuto diritto anche al pacchetto bevande illimitato “brindiamo” che consente di consumare a tutti gli ospiti di una nutrita serie di bevande alcoliche, analcoliche e cocktails (un pacchetto che da solo vale mezzo costo della crociera).
DA CASA
Così ricevuti i biglietti elettronici, fatto il check-in online, riservato il parcheggio all’interno del Porto di Civitavecchia e poste le etichette alle valigie non abbiamo dovuto che aspettare il giorno d’imbarco che prevedeva la possibilità di salire in nave fino alle 18.00.
Piccola nota a margine, per la verità potevamo anche prenotare i percorsi benessere Samsara, le escursioni ed altro, ma non lo facciamo mai a terra (d’inverno è difficile prevedere il meteo e quindi cosa si vorrà fare in quel dato giorno).
IMBARCO
Arrivati all’imbarco è necessaria un po’ di pazienza per arrivare al parcheggio (che cambia ogni anno la sua dislocazione, negli ultimi tre anni non è mai restato nello stesso luogo), pagare gli 85€ per tenere all’aperto la tua macchina per 7 giorni nel parcheggio recintato, ma non custodito.
Prese le valigie e atteso lo shuttle bus qualche minuto ci si trova al vero check-in Costa nel caotico e poco pratico imbarco di Civitavecchia, qui si devono lasciare le valigie, ritirare i fogli sanitari in cui si attesta di non essere stati male negli ultimi giorni, fatto questo si consegnano documenti validi e biglietti (ci faranno anche la foto per la card Costa, della quale parleremo dopo).
Ci daranno anche un numero per procedere al controllo doganale (particolarmente accurato e che potrebbe ripetersi prima di salire a bordo.
Biglietti e documenti alla mano, passato il controllo doganale si arriverà in nave dove ci sarà un ulteriore controllo documenti e biglietti dal personale della sicurezza Costa (non parlano mai italiano… anzi proprio non parlano mai e seppur molto cortesi incutono anche un po’ di timore, ma sulla nave ci vuole).
Fatto questo sarete finalmente imbarcati, non vi resta che trovare la vostra cabina che sarà già aperta e disponibile (per i bagagli dovrete attendere qualche minuto, solitamente non più di un’ora).
LA CABINA
In cabina vi attenderanno le vostre Card Costa (una per ogni ospite, anche neonati), il diario di bordo che è il giornalino in cui saranno scritte giornalmente tutte le attività della nave, qualche modulo su altre attività (come il centro benessere, le escursioni ed altro), i giubbotti salvagente e i braccialetti per i bambini.
IL PRANZO
Prima cosa da fare, se si arriva verso le 13.00/14.00, è assicurarsi un pranzo senza glutine o adatto alle proprie intolleranze.
Vi diciamo subito che l’unico luogo dove mangerete per sette giorni (o da dove vi porteranno il cibo) è la cucina al ponte 3 del ristorante Fiorentino. Pensate che anche i membri dell’equipaggio di Costa Diadema (celiaci o altro) mangiano esclusivamente il cibo che arriva da lì (nelle prossime puntate vi faremo sapere anche il perchè, facendovi visitare la cucina esclusivamente per le intolleranze alimentari).
Così se vi recherete al buffet vi sentirete rispondere come ha fatto con noi lo l’executive chef del ristorante “Corona Blu” a buffet:
“Non posso cucinare per intolleranze o allergie perchè qui non abbiamo l’aera riservata, la cucina al ponte 3 è chiusa dalle 13.30, ma provate a contattare il desk clienti per far presente la cosa e solitamente risolvono”.
Ecco la soluzione:
Insomma due panini freddi con una foglia di lattuga ed una mezza fetta di prosciutto crudo… iniziamo maluccio… direi!
I bambini (che mangiano normale) invece sono coccolatissimi anche se da quest’anno c’è una novità che non ci è piaciuta affatto, va bene il buffet, ma il servizio bibite (a pagamento) era al tavolo con camerieri veloci e cortesi… oggi anche quello è a buffet… in pratica pare una mensa aziendale (e non è un complimento).
Inoltre la zona buffet si è notevolmente ridotta (e già era uno dei problemi più grandi della nave) visto che tutto a poppa ha “aperto” una specie di ristorante/trattoria a pagamento… tanto che hanno dovuto rafforzare la presenza di tavoli in piscina!
(Pensate che siamo sul ponte 10 con la piscina, i corridoi del buffet, poi questa trattoria e la piscina esterna di poppa).
LA GELATERIA
A questo punto, delusi dal pranzo, abbiamo deciso di chiamare nuovamente il desk al ponte 3 per ripresentare “il problema di voler pranzare”, ma verso le 16.30 abbiamo deciso di uscire di cabina per mangiare un gelato alla gelateria Amarillo del ponte 5 dove fanno un gelato senza glutine veramente buono (unico alimento certificato che si può consumare al di fuori del ristorante Fiorentino).
L’ESERCITAZIONE
Placata la fame con gli zuccheri siamo tornati in cabina per l’esercitazione obbligatoria. Presi i giubotti ci siamo diretti al Teatro Emerald, ponte 3, dove Costa prima di illustrare le procedura salvavita illustra i suoi tanti e “fantastici” e “imperdibili” e “incredibili” tour guidati.
In un colpo solo la compagnia è riuscita a riempire la sala (con la scusa dell’esercitazione) in una riunione informativa alla quale non ha mai partecipato nessuno e con la quale cerca di vendere i tour facendo leva anche sulla questione sicurezza a terra (cosa che anche l’anno passato ho sottolineato perchè ritengo decisamente poco corretta).
Fatto anche questo torniamo in cabina alle 18.00 e, finalmente, troviamo qualcosa da mangiare… non molto, ma comunque ci fa piacere.
IL MINI CLUB (SQUOCK)
Il primo giorno, però, è decisamente caotico e già è tempo di portare i bambini alla riunione informativa sul mini club (che sulle navi Costa chiamano Squock).
Firmati i fogli sulle responsabilità e stabilito se i bambini tra i 6 e i 12 anni possano entrare ed uscire autonomamente dal club abbiamo fatto anche questo (ed un pallino rosso sulle loro card lo certifica.
Non ci resta che vedere un po’ di festoni natalizi, neanche troppi… ma la nave è già decisamente addobbata da luci, lucine, etc. tutto l’anno quindi non aspettatevi chissà cosa.
Si è fatta sera, tempo per un paio di consumazioni col pacchetto “brindiamo” e poi si portano i bambini allo Squock per la cena (in sette giorni ci sono solo due giornate in cui i bambini possono mangiare con gli animatori) e noi ce ne andiamo al ristorante Club “Costa Diadema” riservato ai soci più importanti ed alle sistemazioni in suite che è a turno libero.
RISTORANTE CLUB
Ringraziamo il Guest Relation Manager di Costa Diadema, Pompeo Cavallo, per averci permesso di provare la differenza dai “soliti” ristoranti.
Per gli intolleranti il menù non cambia di una virgola (tutti gli altri, invece, mangeranno ogni giorno cose differenti “a la carte” cucinate al momento nelle cucina a vista dello stesso), ma già il poter mangiare all’ora preferita e la pochissima, se non nulla confusione, regalano al cliente quel trattamento premium, quella coccola che ritengo importante.
Ci restano solo le forze per tornare all Squock e prendere i bambini (gli animatori Michele e Serena sono squisiti e dopo un anno hanno riconosciuto Anna e Marco!)
Così finisce il primo giorno, l’imbarco, della nostra crociera.
Dubbi, richieste, commenti?
Scriveteci tutto e vi risponderemo o vi faremo rispondere… per chi volesse sapere quanto ci costerà tutto il soggiorno faremo un video ed un articolo apposito al ritorno!
Restate collegati ci aspetta Savona, le sue meraviglie dolci senza glutine e la famosissima Fortezza Priamar… oltre che ad altri problemi con il pranzo…