Perché le afte compaiono in bocca? Scopri le nuove scoperte

Le afte sono piccole ulcere della bocca che causano notevole fastidio: ne esaminiamo le cause, i fattori di rischio emergenti e i metodi più efficaci per prevenirle e curarle.
Afte in bocca: perché si formano?
Le afte sono ulcerazioni superficiali, biancastre o giallastre, circondate da un alone rossastro sulla mucosa orale. Pian piano tendono a scomparire spontaneamente, di solito in 7–10 giorni . Tuttavia, quando ricorrono con frequenza(3–6 volte l’anno), possono compromettere la masticazione, la parola e il benessere generale.
L’importanza del luogo
Le afte sulla parte inferiore della lingua risultano percepite con maggiore dolore, soprattutto nei movimenti di lingua e fonazione. Su mucose più spesse, come il palato, la guarigione può richiedere qualche giorno in più.
Cosa favorisce la comparsa delle afte
Un mix di fattori contribuisce all’insorgenza delle afte:
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Microtraumi, come morsi accidentali, ortodonzia o spazzolamento troppo energico .
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Carente nutrizione, specialmente se manca ferro, zinco o vitamine del gruppo B .
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Squilibri immunitari, con predisposizione genetica (HLA correlati) e possibile legame con malattie autoimmuni e gastrointestinali (celiachia, morbo di Crohn) .
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Fattori ormonali, soprattutto nella fase luteale o gravidanza, quando estrogeni e progesterone influenzano la perfusione e le difese mucose .
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Stress e livelli elevati di cortisolo, che indeboliscono le difese tissutali e spingono al bruxismo o serramento dentale .
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Smettere di fumare: nonostante il fumo renda la mucosa più spessa, l’astinenza può scatenare afte .
Chi è più a rischio?
Uno studio su 15.000 adulti ha trovato che circa il 23% soffre di forme recidivanti di stomatite aftosa. Il disturbo è più presente nei giovani sotto i 50 anni, in persone di alto status socio-economico, in donne e, curiosamente, nei non fumatori.
Quando consultare uno specialista
Le afte impiegano circa 2 settimane per guarire; se persistono oltre 3 settimane, o sono numerose (>5) o grandi (>1 cm), se causano dolore intenso o sintomi sistemici (febbre, linfonodi ingrossati), è consigliato un consulto medico per escludere lesioni severe o malattie sistemiche .
Strategie per lenire e accelerare la guarigione
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Farmaci topici anestetici e film protettivi (gel con lidocaina o polisaccaridi).
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Collutori con clorexidina o corticosteroidi per ridurre carica batterica e infiammazione.
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Integratori di vitamina B, ferro o zinco se indicati dai test .
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Terapie sistemiche (steroidi o immunomodulatori) in casi gravi, sotto prescrizione specialistica .
Rimedi naturali supportivi
Applicazioni locali di miele, impacchi freddi con camomilla o decotti di malva/altea, e massaggi delicati con olio di cocco, sono utili per idratare e proteggere le lesioni e prevenire recidive.
Ruolo del microbioma orale e igiene
Un recente studio su oltre 8.000 adulti ha evidenziato come la diversità batterica della bocca influenzi la salute orale; un microbioma equilibrato aiuta a ridurre l’infiammazione e le ulcere recidivanti. L’igiene delicata con spazzolino tenero, filo e collutorio previene sovrainfezioni e supporta la mucosa.
Impatto complessivo
Le afte possono influenzare l’alimentazione, la comfort comunicativo e talvolta l’aspetto psicologico. Intervenire precocemente con un mix di buone pratiche igieniche, supporti farmacologici e interventi sullo stile di vita (gestione dello stress, dieta bilanciata, abitudine al sonno regolare) aiuta a ridurne la frequenza e a migliorare il benessere complessivo .
In sintesi, le afte orali derivano da un intreccio di microtraumi, carenze nutrizionali, fattori immunitari, ormonali e stress. Per prevenirle e curarle velocemente è cruciale combinare igiene orale accurata, corretta alimentazione, gestione dello stress e, quando necessario, terapie mirate. Solo così si attenua il dolore e si interrompe il ciclo delle recidive.