Il risotto al salmone è un piatto delicato e gustoso che può essere reso facilmente light, eliminando il burro. Le padelle in pietra che ho utilizzato si prestano particolarmente a questo tipo di cottura perchè si scaldano uniformemente sul fondo.
Per la mantecatura al posto del burro, ho utilizzato la robiola, non ho indicato le dosi perchè molto dipende dai vostri gusti: più ne mettete, più diventerà cremoso, attenzione, però, a non coprire il sapore del salmone!
Il vantaggio di questo piatto è la possibilità di prepararlo sia con salmone fresco che con quello in scatola o congelato, anche quello marinato al limone, darà una freschezza molto piacevole.
VERSIONE SENZA NICHEL
Se eliminate la cipolla e il porro e cuocete il riso con acqua salata o con brodo vegetale fatto con le zucchine, ottenete un piatto senza nichel, oltre che #senzaglutine.
La padella utilizzata nella ricetta è stata offerta da Roccianera.
Per le foto abbiamo utilizzato la Canon EOS 70D con l’obiettivo Sigma 17-70 macro.
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Taglio il salmone a pezzetti e lo rosolo nell’olio con un pizzico di sale. Se avete il salmone già pronto, potete saltare questo passaggio. Tolgo il salmone dalla padella e aggiungo la cipolla o il porro, appena diventano un po’ trasparenti, aggiungo il riso e lascio tostare per un paio di minuti con un pizzico di sale. Aggiungo, poi il vino e lascio sfumare.
Bagno il riso con il brodo bollente, poco per volta, facendo attenzione a far ritirare bene il liquido prima di aggiungerne altro, in questo modo il risotto verrà bello cremoso, grazie all’amido.
A metà cottura del riso, aggiungo il salmone e finisco di cuocere il riso, aggiustando di sale.
Quando il riso è cotto, spengo il fuoco e aggiungo la robiola, amalgamando il tutto. Servo con una grattata di pepe nero.
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