La Dieta della Nonna. Ritrova la Forma con il Merluzzo, Buono, Sano e a Basso Costo
Mangiare il Merluzzo almeno una volta a settimana fa bene al proprio corpo ed al proprio gusto e non intacca il portafoglio.
Questo pesce, infatti, è uno dei più sani, gustosi ed a basso costo che è possibile trovare in Italia, presente come ingrediente principale di numerosissime ricette nel mondo, è molto apprezzato anche dagli chef stellati.
Perché fa bene? Il merluzzo fresco è molto digeribile; apprezzabile è anche il contenuto in minerali, come fosforo, iodio, ferro e calcio. Dal fegato del merluzzo si ricava un olio dal colore chiaro, ricco di vitamine A e D: si usa come integratore.
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VALORI NUTRIZIONALI (PER 100G)
Lipidi 0,3 g
Carboidrati 0 g
Fibre 0 g
Proteine 17 g
VALORE ENERGETICO (PER 100 G)
Kcal 71
CARATTERISTICHE
Il merluzzo è un pesce dal peso compreso tra i 2 e i 4 kg in commercio sotto forma di filetti o di tranci ottimi da cuocere semplicemente al forno o, come nel classico merluzzo alla livornese, con capperi, olive e pomodorini.
Lo stoccafisso è il merluzzo essiccato e venduto intero nella sua qualità migliore, detta ragno, così chiamata per le sue nervature naturali che, osservate in controluce, sembrano una ragnatela.
Il baccalà è invece il merluzzo conservato sotto sale che si trova in vendita già aperto “a libro” e incrostato di sale.
Quando acquisti il merluzzo fresco al banco lo riconosci dal tipico colore bianco, pelle chiara, polpa morbida e odore forte e penetrante, ma gradevole. Se acquisti il merluzzo preconfezionato verifica che la vaschetta non presenti rigonfiamenti e consulta attentamente l’etichetta riportata sulla confezione per valutare scadenza, metodo di conservazione, metodo di produzione (pescato, allevato) e paese di allevamento.
Gli italiani sono i principali consumatori mondiali di baccalà: il record nazionale è nel Triveneto e in Campania, ma è anche molto popolare in Lazio, dove viene esaltato in numerose ricette (con i piselli, fritto alla romana, con pinoli e uvetta, al gratin…).
Nella preparazione delle ricette più tradizionali, se non si procede all’acquisto del baccalà già ammollato, devi procedere all’ammollo e alla dissalazione mettendolo in un recipiente capiente con acqua fredda, salvo poi spazzolarlo ed eliminarne il sale; quindi immergilo nuovamente a bagno per 48 ore, cambiando l’acqua ogni 6 ore circa. Poi puoi cuocerlo in acqua fredda, a fuoco moderato – circa 10 minuti per 1 kg di baccalà, non oltre altrimenti la carne diventa fibrosa – oppure in umido con patate e pomodori, al forno, alla griglia o semplicemente lessato e condito con un filo d’olio, limone e pepe.
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non sona capace di cucinarlo bene
Dopo aver correttamente definito il baccalà e lo stoccafisso, siete incorsi in errori di attribuzione per altro abbastanza comuni: 1. Gli italiani non sono assolutamenteo i principali consumatori mondiali di baccalà, semmai lo sono di stoccafisso. Il record per il consumo di baccalà appartiene molto probabilmente al Portogallo. Il nome stesso ci viene dal portoghese “bacalhau” che a sua volta deriverebbe dall’antico tedesco “bakkel-jau, pesce salato”. I portoghesi dicono di usare 365 ricette -una al giorno- più le varianti, per il baccalà! 2. Nel triveneto il consumo di baccalà è pressochè nullo. Questo errore deriva a sua volta da un altro errore: nel triveneto lo stoccafisso viene chiamato baccalà: a riprova è il fatto che per le più conosciute ricette venete – baccalà alla vicentina, baccalà mantecato, alla cappuccina, etc – si usa solo ed esclusivamente lo stoccafisso.verebbe Altra regione dove si usa lo stoccafisso -pisci stoccu- è la Sicilia, retaggio della occupazione normanna.
sono stato 7 volte in Norvegia e alle Lofoten dove ci sono gli “tørrfisk” appesi a Milioni pronti per essere spediti in Italia ( c’è proprio scritto: Verona , Vicenza, Venezia…)Li trovi nella Cittadina di ” å “. e lì la guida ci diceva che una buona ragazza da sposare deve sapere cucinare quel pesce in 365 modi diversi! In Portogallo ( dove sono stato parecchie volte, non l’ho mai sentito citare un tal proverbio. Per il resto sono d’accordo con te su quanto affermi.
Questo pesce me l’ha fatto scoprire mia suocera che lo cucina in svariati modi , buonissimo ( lei è pugliese )
La precisazione di Riccardo Tronchet e’ perfetta.Ha fatto chiarezza tra baccala stocafisso e merluzzo