8 Regole della Nonna per Conservare, Bene, i Farmaci con Questo Caldo
Se la colonnina di mercurio sale, a risentirne possono essere anche i medicinali.
Farmaci per la tiroide, contraccettivi e prodotti che contengono ormoni vanno conservati in ambienti freschi e a temperatura costante, perché sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche, mentre l’insulina va tenuta in frigo.
A guidare gli italiani è l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), che ha realizzato e pubblicato online la guida 2017 ‘Farmaci&Estate’, realizzata per illustrare i rischi più frequenti che si possono correre nella conservazione, nel trasporto e nell’utilizzo dei medicinali durante la stagione calda.
Con alcune semplici accortezze, illustrate nella Guida, è possibile evitare una diminuzione dei livelli di qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci che assumiamo. Eccole:
1)Verifica le corrette modalità di conservazione nei foglietti illustrativi. Se la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe rendere i farmaci dannosi (ciò vale soprattutto per antibiotici, insulina, analgesici, adrenergici e sedativi). Se non è specificata, ricorda di tenere il medicinale in luogo fresco e asciutto, a una temperatura inferiore ai 25°. Esporlo a temperature superiori per più di due giorni, “ne anticiperebbe la scadenza”. Inoltre i farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero. Una volta aperti possono essere conservati a temperatura ambiente, mentre congelarli potrebbe causare una perdita di efficacia. E’ bene conservare in ambienti freschi e a temperatura costante i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni, perché sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche. Anche alterazioni di farmaci come la nitroglicerina, gli antiepilettici, gli anticoagulanti, l’insulina, gli antibiotici o l’aspirina possono essere rischiose. Una crema base di idrocortisone, per effetto del calore, potrebbe separarsi nei suoi componenti e perdere di efficacia.
2) Ogni volta che ti sembra che il farmaco abbia un aspetto diverso dal solito o presenti difetti nel colore e nell’odore non assumerlo senza aver prima consultato il tuo medico o il farmacista. Se possibile preferisci le formulazioni solide a quelle liquide, perché queste sono più sensibili alle alte temperature.
3) Evita sempre di esporre i farmaci al sole e, se devi viaggiare, utilizza un contenitore termico (specie per farmaci spray e insulina).
4) Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche negli ipertesi, pertanto la terapia dell’ipertensione arteriosa e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere in estate un riadattamento da parte del medico. Ricorda che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente.
5) Per risparmiare spazio in valigia potresti essere tentato di utilizzare un inico contenitore per farmaci diversi: sbagliato. Questo rischierebbe di creare difficoltà a riconoscere, ad esempio, scadenze, tipologie e dosaggi dei medicinali differenti.
6) Se viaggi in aereo riponi i farmaci nel bagaglio a mano, se sei in terapia con farmaci salvavita, porta le ricette: potrebbero essere richieste ai controlli di sicurezza.
7) Se affronti un lungo viaggio in auto trasporta i farmaci nell’abitacolo anziché nel bagagliaio, che potrebbe scaldarsi troppo.
8) Dopo l’esposizione al sole, alcuni farmaci potrebbero causare reazioni da fotosensibilizzazione. Per i medicinali in forma di gel o crema verifica sempre la compatibilità con l’esposizione al sole. Evita di utilizzare intorno agli occhi prodotti che potrebbero entrare in contatto con la superficie oculare. Controlla attentamente le istruzioni in caso di assunzione di antibiotici (tetracicline, chinolonici), sulfamidici, contraccettivi orali (pillola), antinfiammatori non steroidei (Fans), prometazina (antistaminico). Evita l’esposizione al sole, compreso il solarium, dopo l’applicazione di creme, gel, soluzioni, spray e cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee. In caso, lavare accuratamente la zona interessata.
Ottimi consigli come sempre , grazie Luca
Effettivamente non tutti leggono le modalità di conservazione dei “bugiardini”. Grande Luca.