Cucina ed Alfa Romeo credereste alla pazzesca commistione?
Parlare di Alfa Romeo, le auto sportive italiane che fanno sognare il mondo intero il cui prestigio è secondo solo alla Ferrari, pare quantomeno azzardato, ma ci credereste che alfa Romeo ha avuto un passato in cucina?
Nel primo dopoguerra, infatti, a causa della grande recessione dovuta al secondo conflitto mondiale l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili (questo l’acronimo originale di Alfa) ha costruito tutta una serie di mobili per la casa, fra le quali una cucina elettrica avveneristica per il tempo.
L’Alfa Romeo cercò, così, di rilanciare i magri bilanci della casa per consentire la produzione della Giulietta.
L’azienda cercò di rimettere in funzione gli impianti danneggiati dedicandosi inizialmente alla costruzione di cucine elettriche, serramenti, motori elettrici, respingenti per carrozze ferroviarie e mobili.
Un modo per creare liquidità e finanziare il progetto più importante della bellissima e passata alla storia Giulietta.
A 70 anni di distanza e dopo parecchie crisi e acquisizioni, l’Alfa Romeo è ora il principale cruccio del gruppo FCA e del suo Amministratore delegato Sergio Marchionne che proprio quest’anno ha presentato l’erede naturale della Giulietta.
Personalità e linea filante sono le qualità estetiche più evidenti dell’Alfa Romeo Giulia, berlina a cinque porte che raccoglie l’eredità della 147, della quale ripropone l’impostazione dichiaratamente sportiva.
Al contrario di quest’ultima, però l’auto che Alfa Romeo offre è più pratica con i suoi 435cm di lunghezza e più comoda, nonostante la linea inclinata del tetto verso il retro del mezzo limiti di molto la comodità di chi è seduto dietro.
Tutti i motori per tutte le versioni dell’auto sono alimentati con i moderni euro 6 sovralimentati dell’azienda del biscione. Le uniche eccezioni le fanno la top di gamma Quadrifoglio Verde tutta votata alle prestazioni e le versioni Gpl e Benzina.
Le auto sono dotate anche della moderna funzione di start&stop ai semafori che fa risparmiare carburante e permette di inquinare meno.
Si parte con la 1.4 turbo alimentata a benzina in 4 differenti livelli di potenza (105, 120, 150 o 170 CV), alla quale si aggiunge – appunto – la sportivissima 1750 TBi Quadrifoglio Verde da 241 CV.
Ci sono poi le versioni turbo diesel che coniugano la sportività di motori molto potenti alla economicità del gasolio. Tutte le motorizzazioni sono common-rail: la più piccola è la 1.6 JTDm da 105 o 120 CV, davvero parca nei consumi, ma se si desidera più brio si può optare per le 2.0 JTDm da 150 o 175 CV.
Per le 1.4 Turbo MultiAir, la 1750 Quadrifoglio Verde e la 2.0 JTDm più potente è disponibile il cambio robotizzato a doppia frizione e a sei marce TCT.
Esiste anche un modello di Giulietta bi-fuel, la 1.4 turbo (a benzina e a Gpl) da 120 CV (anche per questa è disponibile l’economico allestimento Impression).
In listino anche la sportiva versione Sprint, proposta coi motori più potenti.
Motorizzazioni, interni e finiture per tutti i gusti, dagli alfisti sfegatati a chi sceglie per la prima volta l’auto del biscione.
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Se non lo siete potete sempre andare a vedere la cucina ideata dalla Alfa Romeo nel primo dopoguerra presso l’Alfa Blue Team Museum di Milano.