Tumori, caffè e bevande calde. Gli ultimi studi sono scioccanti
Bere caffè non comporta pericoli di carcinogenicità per l’uomo, ma consumare bevande molto calde (al di sopra dei 70 gradi C) è un’abitudine ‘probabilmente’ a rischio di tumore, in particolare dell’esofago. Lo confermano oggi, in una conferenza stampa ufficiale, gli esperti dell’Agenzia internazionale per la ricerca contro il cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Ma “i consumatori italiani possono stare tranquilli: le modalità con cui nel nostro Paese si è abituati a servire il caffè, non bollente, sorseggiandolo con calma e in piccole quantità, ci mette al riparo da qualsiasi pericolo”, commenta all’Adnkronos Salute Alessandra Tavani, responsabile del Laboratorio di epidemiologia delle malattie croniche all’Istituto Mario Negri di Milano, uno dei 23 scienziati selezionati dalla Iarc per valutare gli studi, oltre 500, disponibili su questo tema.
SONO LE TEMPERATURE ELEVATE A METTERE A RISCHIO LA SALUTE
Il working group ha pubblicato una sintesi dei risultati anche sulla rivista ‘The Lancet Oncology’. “I dati suggeriscono che bere bevande molto calde è una probabile causa di cancro esofageo e che è la temperatura, piuttosto che la bevanda in sè stessa, a essere responsabile di questo effetto“, ha commentato Christopher Wild, direttore della Iarc.
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IL MATE A RISCHIO A CAUSA DELLA CANNUCCIA
“A essere particolarmente a rischio – spiega ancora Tavani – è la bevanda Mate, diffusa in Sud America e pericolosa in quanto viene consumata con una cannuccia che non fa ‘bruciare’ la bocca e consente di far passare direttamente la bibita in gola. Inoltre, anche il modo in cui viene servita in società, passandola di persona in persona e aggiungendo sempre acqua calda, la rende probabilmente a rischio di cancro all’esofago perché in questo modo rimane sempre bollente”.
“Chi beve caffè, soprattutto in Italia”, e anche quando non espresso, ma ‘allungato’, all’americana, “è solito prenderne un sorso e poi magari poggiarlo sulla scrivania, in modo che si raffreddi e si possa poi bere con calma. Quelle alte temperature di cui parla la Iarc, dunque – rassicura l’esperta – sono riferite soprattutto al Mate, che per come viene servito rimane costantemente caldissimo, e con la cannuccia” non ci si scotta nemmeno labbra e lingua.
Il caffè, di per sé, conclude Tavani, “è risultato sicuro, sono stati presi in considerazione oltre 20 tipi di tumore e non è emerso alcun rischio. Il suggerimento è comunque quello di cercare di non berlo mai velocemente e in grandi quantità quando è bollente”.
OMS CAFFÈ NON CANCEROGENO
Assolto il caffè. L’Oms, attraverso la sua agenzia per la ricerca sul cancro (Iarc), non lo ha classificato fra i cancerogeni, nemmeno fra quelli ritenuti ‘possibili’. Il parere ufficiale verrà diffuso domani.
Saranno quindi annunciati i risultati delle monografie con la valutazione della cancerogenicità del caffè, del mate e delle bevande bollenti, basata sulla letteratura scientifica più rilevante disponibile. Ad analizzare gli studi sinora condotti sul tema è stato un gruppo di 23 esperti internazionali, fra cui italiani, convocati dallo Iarc.
Per il caffè si tratta di una nuova valutazione, visto che già una precedente monografia della Iarc (n.51) pubblicata nel 1991, inseriva la bevanda più amata dagli italiani nel gruppo ‘2b’, la lista dei possibili cancerogeni, sulla base di studi epidemiologici sul cancro alla vescica.
Si trattava, però, di “evidenze limitate” di un aumento del rischio di questo tumore, escluso ora dalla nuova analisi.
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Tempo fa lessi uno studio della diffusione del cancro tra gli uomini cinesi superiore a quello delle rispettive mogli, soltanto per il fatto che le donne per servire i mariti il pranzo be n caldo, loro mangiano dopo e quindi cibi quasi freddi. Poi dicono che essere servili fa’ male! Prof. Eduardo Aschettino.
Questo studio non l’ho letto, ma lascia veramente un sorriso amaro!