Borragine, Come Si Coltiva, Come Si Cucina E Come Fa Passare Il Mal Di Gola
La pianta della borragine, la Borago officinalis, è diffusa soprattutto in Toscana e nelle Marche, è una pianta spontanea che viene piantata i primi di marzo, le foglie si raccolgono dopo 6-8 settimane e si possono utilizzare in cucina per svariate preparazioni.
Ricca di sali minerali, acidi grassi Omega 6, calcio e potassio. Ha poteri diuretici e depurativi, oltre che come blando calmante nei periodi di stress da sindrome premestruale e in menopausa.
Può crescere in maniera spontanea in montagna, la pianta raggiunge 80 cm di altezza, ha un fusto lungo coperto di peluria come la foglie che hanno una forma allungata di colore blu/viola.
COME SI COLTIVA ALL’APERTO
Prima di ogni cosa, occorre capire se si vive in un posto compatibile con le esigenze di questa pianta, in linea generale si tratta della zona che si affaccia sul mediterraneo. Il clima ideale è infatti temperato e assolato, anche se si adatta anche a climi leggermente più rigidi.
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Predilige terreni morbidi drenanti e calcarei, richiede, se possibile concime organico o compost. Non ha bisogno di molta acqua e la quantità da darle varia a seconda del periodo di crescita: in autunno e primavera può essere affidata alla pioggia, mentre in estate o in presenza di afa va annaffiata, preferibilmente in primo mattino o al tramonto per evitare che l’acqua evapori troppo velocemente.
COME SI COLTIVA NEL VASO O NEL GIARDINO
Considerata la sua natura “rustica” e i suoi splendidi fiori blu, ben si presta anche alla coltivazione in vaso. Mettete sul fondo del vaso uno strato di ghiaia e cocci per favorire il deflusso dell’acqua, riempire con un terriccio morbido.
Se volete piantarla in giardino, invece, smuovete per bene il terreno e ricopritelo di compost. Presso vivai o catene di botanica trovate i semi da piantare in vaso o nel giardino, in autunno o primavera.
Spargere i semi e coprire con un sottile strato di terriccio. Quando iniziano ad apparire i primi germogli, diradare le piante togliendo quelle più deboli: per crescere bene, infatti le piante hanno bisogno di 45 cm di distanza l’una dall’altra.
La manutenzione comporta l’eliminazione delle erbacce e il controllo di parassiti, anche se la borragine è molto resistente rispetto a questo fenomeno.
LE PROPRIETA’ CURATIVE DELLA BORRAGINE
La borragine è particolarmente utile in caso di patologie legate a bronchi e gola e ai disturbi legati al ciclo mestruale, in quanto ricca (il suo olio) di ormoni vegetali, utili non solo per i dolori, ma anche in caso di dismenorrea, irregolarità del ciclo, amennorea, cisti ovariche e menopausa.
Con dei gargarismi fatti con un infuso di foglie di borragine, si andrà a curare in modo naturale ed efficace le infiammazioni del cavo orale, il mal di gola, tosse secca e grassa.
La nostra pelle troverà sicuramente dei benefici, in quanto la borragine ha proprietà seboregolatrici, aiuta quindi a combattere acne e ectemi, oltre che dermatiti atopiche. E’ anche un valido antirughe, grazie alla presenza di antiossidanti.
Anticamente le si attribuivano proprietà antidepressive che oggi, però, non sono comprovate, al contrato degli effetti antipiretici.
Agisce sulla prevenzione delle malattie cardiache, grazie alla presenza di acidi grassi polinsaturi.
COME UTILIZZARLA
Della borragine vengono utilizzati fiori e foglie, per decotti, tisane, ma anche in ricette complesse, addirittura crudi in insalata.
Si ipotizzano però anche effetti tossici della pianta che vengono però mitigati con la cottura. Dai semi si estrae l’olio che ha tutte le proprietà elencate e a cui non sono attribuiti effetti tossici, che va utilizzato con prudenza in soggetti con emofilia o in cura con anticoagulanti, in quanto tende a fluidificare il sangue.
Si trova in commercio anche in comode capsule.
FRITTATA AL FORNO CON RICOTTA E BORRAGINE (per 4 persone)
Prima di essere utilizzata, le foglie della borragine vanno lavate e cotte al vapore per 5 minuti. E’ preferibile questa cottura alla bollitura che farebbe perdere troppi sali minerali e nutrienti.
INGREDIENTI:
4 uova
200 g di ricotta
400 g di foglie di borragine cotte al vapore
20 g di cipolla
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Laviamo le foglie di borragine in acqua fresca e corrente. Cuociamo a vapore per 5 minuti.
Mettiamo l’olio in una padella piccola (serve solo per la cipolla). Aggiungiamo la cipolla e facciamo appassire lentamente, poi la facciamo raffreddare.
Sbattiamo le uova, uniamo la ricotta e rendiamo tutto omogeneo. Uniamo la borragine sminuzzata e la cipolla.
Versiamo tutto nella pirofila e inforniamo per 40 minuti a 170 gradi.
Fritta in pastella… buonissima!