i Trabocchi, Termoli e l’Incubo del Cibo. il Molise ESISTE pt.01 – Vlog Senza Glutine
“Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l’uno accanto all’altra. E questo deve essere, questo è l’essenziale.”
(G. D’Annunzio)
Volevamo vedere i trabocchi, volevamo vedere Termoli e la costa molisana che si affaccia esclusivamente sul mare Adriatico, così siamo partiti per un altro viaggio Senza Glutine e ci siamo divertiti tantissimo.
Con la GlutenFreeFamily al completo abbiamo approfittato del poter del 2 giugno per concederci tre giorni di svago e spensieratezza senza l’incombenza del cibo senza glutine e senza dover forzatamente mangiare in un’hotel o ristorante attrezzato… ci siamo riusciti?
Prima delle conclusioni, però, il viaggio.
Innanzitutto abbiamo preparato panini a sufficienza per il primo giorno di viaggio che doveva portarci a visitare la costa dei trabocchi.
Il trabucco o trabocco (nelle varianti abruzzesi e molisane detto anche trabocco, bilancia o travocco) è un’antica macchina da pesca tipica delle coste garganiche, molisane e abruzzesi, tutelata come patrimonio monumentale dal Parco Nazionale del Gargano e diffusa nel basso Adriatico fino ad alcune località della costa settentrionale della provincia di Bari. È presente anche in alcuni punti della costa del basso Tirreno.
Oggi sono numerosissimi gli esempi di queste stupende, quasi magiche, macchine da pesca trasformate in ristoranti, pochissimi offrono un vero menù senza glutine come quello di Punta Isolata nel basso Abruzzo.
In genere si può comunque chiedere di “fare attenzione” e mangiare tutto ciò che non è gratinato o ha il pane inzuppato (la frittura spesso è compatibile perchè fatta con farina di riso e mais, ma chiedete sempre prima!).
La nostra GlutenFreeFamily, però, ha preferito mangiare al sacco per due motivi, il primo è la velocità e la possibilità di magiare a qualsiasi orario senza dover forzatamente essere in quel luogo al determinato orario.
Spesso, infatti, non ci si fa caso, ma per chi mangia normalmente il problema cibo quasi non si pone. In ogni luogo si trova qualcosa che sia streetfood o ristorazione al tavolo… per i celiaci, al contrario, va pianificato il viaggio in modo tale da arrivare in orario nei pochi posti che facciano alimentazione gluten free.
Il secondo motivo è il costo di un pranzo sul trabocco che seppure in linea con l’esperienza culinaria è esagerato per dei bambini sotto i 10 anni che apprezzano molto di più fettina panata e patatine.
Passati i primi trabocchi siamo entrati in Molise dalla strada statale e lo abbiamo attraversato tutto in un paio d’ore fino ad arrivare al residence Ondanomala un bel posto, pulito e nuovissimo, ma assolutamente nel “nulla”.
Sbarcati nell’appartamentino ci siamo subito rimessi in macchina per ammirare il tramonto dal Castello svevo di Termoli (che dista solo 15 minuti di macchina) ed abbiamo visitato il centro storico medioevale della splendida cittadina molisana.
Il borgo si caratterizza per la presenza di un promontorio sul quale sorge l’antico borgo marinaro, delimitato da un muraglione che cade a picco sul mare. La città si estende oggi sulla costa e verso l’interno, ma il suo centro propulsore è il promontorio sul mare Adriatico, sede del caratteristico Borgo Antico, topograficamente diviso dal resto della città dalle mura di contenimento e dal castello.
Il Castello svevo è il simbolo più rappresentativo della città. La sua architettura improntata a gran semplicità, priva di qualsiasi ornamento, e le sue caratteristiche difensive lasciano supporre che sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo), interamente in pietra calcarea e arenaria, nei pressi di una preesistente torre longobarda. Esso è tuttavia definito svevo in seguito alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana. Data la sua ubicazione, era il fulcro di un più ampio sistema di difesa, costituito da un robusto muro che cingeva l’intero perimetro della città e da diverse torrette merlate, di cui una si è conservata intatta ed è situata all’ingresso del Borgo antico.
A pochi passi dalla fortificazione sorge anche il porto turistico e commerciale della città che può, in soli 75′, portare i viaggiatori sulle fantastiche Isole Tremiti.
Di notevole interesse architettonico è anche la cattedrale di stile romanico pugliese dove sono conservati i corpi dei santi patroni della città, Basso e Timoteo. Essa è edificata nel punto più alto del promontorio termolese, ha sviluppo longitudinale ed è divisa in tre navate. Difficile determinare la data di costruzione della basilica; alcuni elementi, tuttavia, farebbero presupporre la presenza di una cattedrale già nel IX-X secolo.
Splendida anche la spiaggia cittadina in cui si può fare il bagno “protetti” dal castello svevo in un mare incantevole e su una sabbia rossa e finissima.
Dopo la visita della città (e la mangiata delle ottime patatine fritte che si acquistano sul corso centrale cittadino “Corso Nazionale”) siamo tornati al residence per la cena, ma ci siamo fermati prima ad un supermercato discretamente fornito di alimenti senza glutine per prendere provviste ed una bella torta gelato (questa col glutine visto che non ce ne erano senza!) per Anna che ha festeggiato i suoi splendidi 8 anni.
Qui si è conclusa la prima giornata di viaggio e questa prima puntata, nella prossima vi porteremo sul Lago di Lesina alla scoperta delle rovine romane poste proprio al centro del lago stesso e della splendida passerella che, come fece Christo sull’Iseo, porta direttamente al centro del lago.
Ma la cosa da non perdere sarà la nostra peggiore cena di sempre!!
Se volete magiare bene a Termoli guardate QUI e QUI.