La Celiachia: Un Puzzle Diagnostico | Cap. 2 | VivoGlutenFree
La Tabella 1 riporta una lista di sintomi, segni e condizioni cliniche comunemente associati alla celiachia, per i quali è consigliato lo screening sierologico.
Tabella 1. Sintomi, segni e condizioni cliniche associati alla celiachia |
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Sintomi e segni |
Gruppi a rischio |
Disturbi intestinali cronici (dolore addominale, stipsi, diarrea, meteorismo, alvo alterno) |
Familiarità di I grado per celiachia |
Stomatite aftosa ricorrente |
Deficit selettivo IgA sieriche |
Ipoplasia dello smalto dentario |
Patologie autoimmuni associate (es. diabete tipo 1 e tiroidite) |
Scarso accrescimento staturale |
Sindrome di Down |
Ipertransaminasemia |
Sindrome di Turner |
Sideropenia (con o senza anemia) |
Sindrome di Williams |
Stanchezza cronica |
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Rachitismo, osteopenia, osteoporosi |
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Dermatite erpetiforme |
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Artrite, artralgia |
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Alopecia |
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Anomalie dello sviluppo puberale |
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Orticaria ricorrente |
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Disturbi della fertilità (abortività spontanea, menarca tardivo, menopausa precoce, infertilità) |
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Complicanze della gravidanza |
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Iposplenismo |
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Epilessia con calcificazioni endocraniche ed altre patologie neurologiche (atassia, polineurite, etc) |
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Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa) |
La celiachia, una condizione autoimmune, pone davanti a un intricato processo diagnostico che coinvolge predisposizione genetica, sierologia, biopsia e istologia.
Predisposizione Genetica: I geni HLA di classe II, DQ2 e DQ8, sono fondamentali nella predisposizione alla celiachia. Tuttavia, nonostante il 30-40% della popolazione possieda l’aplotipo DQ2, solo il 3% sviluppa la malattia. La tipizzazione HLA, quindi, è cruciale per escludere la celiachia in individui a rischio.
Sierologia: Gli anticorpi IgA anti-transglutaminasi (anti-TG2) sono primari per la diagnosi, insieme al dosaggio delle IgA totali. La positività degli anti-TG2 indica un’alta probabilità di celiachia. Tuttavia, un risultato isolato può essere associato ad altre condizioni patologiche.
Biopsia: L’esofagogastroduodenoscopia è fondamentale per la biopsia duodenale, che va dal semplice infiltrato linfocitario all’atrofia dei villi. La procedura offre la possibilità di campionamenti multipli.
Istologia: Le lesioni intestinali devono essere valutate secondo standard internazionali, considerando l’infiltrazione linfocitaria e l’atrofia dei villi. L’orientamento corretto della biopsia è essenziale.
In conclusione, il processo diagnostico della celiachia richiede un’accurata valutazione di molteplici fattori, unendo predisposizione genetica, marcatori sierologici e valutazioni istologiche per garantire una diagnosi precisa e tempestiva.
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Fonti:
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Lebwohl B, Rubio-Tapia A. Epidemiology, Presentation, and Diagnosis of Celiac Disease. Gastroenterology. 2021;160:63-75
Gandini A, Gededzha MP, De Maayer T, Barrow P, Mayne E. Diagnosing coeliac disease: A literature review. Hum Immunol. 2021;82:930-936.