“La Vita è Troppo Breve per Bere Vini Mediocri”. Il Vino e le Sue Ottime Proprietà
“La vita è troppo breve per bere vini mediocri”.
(Johann Wolfgang von Goethe)
“Il vino fa buon sangue!” Sarà vero? Vale per tutti i vini ? Quali sono le controindicazioni dell’assunzione sistematica del nettare degli Dei?
Proviamo a capire cosa può apportare questa bevanda alle nostre tavole oltre al mero piacere gustativo e a quali condizioni.
La prima osservazione, doverosa, è quella che riguarda l’apporto calorico: un litro contiene 750 Kcal. Se siete a dieta quindi, magari senza essere seguiti da un esperto, tenete conto che anche un solo bicchiere, aumenta il carico delle calorie assunte ad ogni pasto.
Scendendo più nel dettaglio, un bicchiere di vino rosso secco (150/200 ml) contiene dalle 90 alle 130 Kcal, un vino bianco secco è leggermente meno calorico, a parità di quantità: un bicchiere contiene dalle 85 alle 125 Kcal.
UN COLPO AL CERCHIO E UNO ALLA BOTTE!
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Effetti positivi e negativi dell’assunzione di vino regolarmente a tavola è tema molto dibattuto.
Se è vero che, in dosi eccessive, il vino causa problemi al fegato, è vero anche che, grazie all’interazione tra i vari componenti, può ridurre il rischio di malattie al cuore ma avere effetti positive sulle coronarie e le patologie legate alle arterie.
Insomma l’unica conclusione corretta pare quella di fissare un quantitativo, assumendo il quale, prendiamo solo gli effetti positivi del nettare degli dei.
COMPOSIZIONE DEL VINO
Alcuni nutrizionisti sostengono che il vino e l’alcool in generale, non rientrano tra i principi nutritivi universalmente riconosciuti (sali minerali, acqua, vitamine, zuccheri e grassi), quindi non andrebbe considerato nella dieta di un soggetto sano.
E’ vero, però, che se vitamine e proteine sono molto scarse nel vino, questo è ricco di sali minerali, presenti in tutti i fermentati alcolici. Tutti però sembrano essere d’accordo sul fatto che il potere calorico è molto forte: 7,1 calorie per grammo e che conterrebbe come unico principio nutritivo i glucidi, ossia gli zuccheri.
COME CALCOLARE LE CALORIE DEL VINO
Prendere il numero di grado alcolici che è scritto in etichetta e moltiplicarlo per 0,8 che il peso specifico dell’alcol: il risultato è il numero dei gradi per 100 ml di vino.
Moltiplicare il numero ottenuto per 7 (Kcal per grammo di alcol), si ottiene il numero di Kcal per 100 ml di vino.
VINO, RICCO DI ANTIOSSIDANTI
Gli antiossidanti sono delle sostanze chimiche che rallentano o prevengono l’ossidazione delle cellule, causa della produzione di radicali liberi. In due parole, gli antiossidanti, ci fanno rimanere giovani!
Il vino rosso, in particolare, sembra avere effetti positivi contro i rischi cardiovascolari, ma anche un miglioramento del quadro lipidico, della pressione arteriosa, del livello di colesterolo Hdl, della sensibilità insulinica, del bilancio emostatico (fonte: dica33.it).
Vediamo quali sostanze presenti nel vino, possono apportarci dei benefici.
L’etanolo, presente in piccole quantità nel vino, ha un effetto dilatatore delle coronarie, riducendo quindi il rischio di malattie cardiovascolari.
I polifenoli sarebbero capaci di rimuovere i radicali liberi dall’organismo con effetti positivi per quanto riguarda il rallentamento dell’invecchiamento, ma, pare, anche per l’insorgenza di alcuni tumori.
Al vino, sempre rosso, con le sue caratteristiche antibatteriche, vanno riconosciute anche delle proprietà digestive. Ma come è possibile?
Per diverse ragioni: innanzitutto l’assunzione di vino fa aumentare la secrezione salivare e sappiamo come la prima digestione avvenga proprio in bocca grazie ad un enzima che contribuisce a scindere i componenti complessi come l’amido, ad esempio. E questo enzima è contenuto proprio nella saliva.
La secrezione salivare, quindi viene stimolata grazie alle sensazioni organolettiche: acidità e sapidità stimolano le ghiandole salivari, sensazioni olfattive, il gusto amaro dei tannini, tutto ciò contribuisce a formare quella che volgarmente si direbbe “acquolina”!
L’azione benefica del vino svolta in bocca continua accompagnando il boccone fino allo stomaco: anche qui favorisce la formazione di succo della mucosa intestinale, aiutando notevolmente la digestione.
Tannini e polifenoli, oltre che come antiossidanti, svolgono anche funzioni protettive su alcuni tipi di lesioni ulcerose delle stomaco.
L’ACQUA FA MALE IL VINO FA CANTA’!
Non è un semplice stornello, ma pura verità! Con tutti i benefici del vino e il suo apporto per una buona digestione, c’è da dire che l’acqua, invece, assunta durante i pasti rallenterebbe tutte le azioni che invece la bevanda alcolica favorisce! E questo perchè al contrario dell’acqua, ha un PH acido come lo stomaco.
ATTENZIONE: il vino agisce anche sul senso di sazietà diminuendolo, in quanto stimola la produzione di serotonina.
Lo sapevate che viene utilizzato anche negli istituti di bellezza? Scopri due ricette a base di vino per una pelle di pesca.
E IL VINO BIANCO?
Alcuni studi hanno ipotizzato un effetto positivo del vino bianco nella prevenzione delle malattie reumatiche, grazie all’effetto antinfiammatorio di tirosolo e acido caffeico. Altri benefici di queste sostanze si annoverano anche per cuore e reni.
IN CONCLUSIONE: VINO, COME, QUANDO E PERCHE’
Con quanto detto, tutti possiamo giungere alla conclusione che un bicchiere di vino al giorno, se si è in buone condizioni di salute, non è affatto negativo.
L’abuso è invece da condannare per l’aumento di pressione arteriosa che causa, se bevuto in quantità.
Anche “solo” due bicchieri al giorno comportano un affaticamento del fegato che messi sul piatto della bilancia con i vari benefici elencati, pesano troppo, se pensiamo che il colesterolo può essere combattuto in altri modi.
Ricordiamo poi, per i salutisti che i vini spesso e volentieri contengono conservanti, ad esempio il metabisolfito che irrita il tubo digerente e provocano alterazioni nel metabolismo.
Insomma, bere non troppo e soprattutto vino di qualità.
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