“Per un Pugno di Fiori” Documentario un po’ Vlog… un po’ Avventura Senza Glutine – La Festa del Narciso di Rocca di Mezzo
Colori, odori, sorrisi e tanto coraggio per una manifestazione che a 71 anni è ancora giovane e fresca, proprio come i ragazzi che la caratterizzano figli dei figli (alla terza o quarta generazione) di chi iniziò, quasi per gioco, la tradizionale Festa del Narciso.
Giovani erano anche quei ragazzi che nel 1947, appena finito il secondo tragico conflitto mondiale, ebbero l’idea di infiorare il paese di Rocca di Mezzo, ferito come moltissimi altri, ma ancora vivo nello spirito e nel coraggio dei suoi, allora, tanti abitanti.
Pare presero ispirazione dai soldati americani che raccontarono loro di una presunta “Festa delle Rose” di Pasadena in California (festa che dal 1890 rallegra le strade della soleggiata città americana).
La leggenda narra di come un giorno un militare americano abbia ricordato, vedendo la Piana delle Rocche fiorita di narcisi, la sua festa e, raccontando tutto in paese, abbia dato l’ispirazione ad alcuni giovani rocchigiani che da allora hanno coltivato la passione e l’hanno tramandata.
Infatti da subito la Festa del Narciso fu un vero successo, di pubblico e di partecipazione e da allora ogni anno si è ripetuta senza sosta, neanche nel 2009 (l’anno del sisma aquilano) quando ci fù la bella idea di realizzare un singolo carro rappresentante la città capoluogo duramente colpita dal devastante terremoto.
Nel corso degli anni la festa, pur conservando intatto tutto il suo fascino e la sua vanità, si è adattata al mutare dei tempi. Inizialmente consisteva in una semplice sfilata sui carri, il cui tema riportava quasi sempre al folklore abruzzese.
Oggi, invece, si realizzano vere e proprie scenografie dagli svariati contenuti che coinvolgono grandi e piccini.
Gli stessi carri che prima erano costruiti con materiali rimediati, su piattaforme di legno trainate da buoi, ora sono strutture articolate, tecnologiche ed elaborate nei minimi particolari.
La festa si arricchisce di anno in anno di contenuti coreografici e spettacolari sempre più perfezionati , attirando un crescente afflusso di pubblico che supera sempre le diecimila presenze.
I “costruttori ” lavorano tutto il mese di Maggio sulla struttura; l’ultima settimana è la più fervente: le ragazze si dedicano alla raccolta dei narcisi mentre i ragazzi continuano a lavorare sul carro. Durante la notte precedente la sfilata fino alla mattina stessa si procede all’infioritura e al perfezionamento degli ultimi dettagli.
La Festa del Narciso non è solo uno spettacolo allegorico, ma è un vero e proprio appuntamento di vita che scandisce il tempo ed introduce l’estate, anche quella della vita visto che i giovani che vi partecipano e la compongono come singoli narcisi sono nell’età della fioritura anch’essi.
Se avete tempo, e denaro, potete vivere l’intera esperienza fermandovi ad alloggiare almeno per la notte precedente la sfilata in uno dei tanti hotel o B&B del luogo, potrete così assistere anche all’infiorata dei carri e magari godere dello spettacolo bellissimo dell’Altipiano delle Rocche totalmente fiorito.
Al contrario se non avete tempo la Festa del Narciso può essere vissuta anche esclusivamente nel primo pomeriggio dell’ultima domenica di Maggio quando i carri sfilano per la gran parte del corso cittadino.
Vi consigliamo di portare sempre con voi una maglia (a quelle altitudini il caldo di fine maggio fa presto a scomparire nelle ore pomeridiane.
Inoltre se vorrete mangiare bene e senza glutine alla “Corte di Terranera” nel vicinissimo paese omonimo c’è una giovane cuoca celiaca che prepara ogni giorno la pasta fresca (magari telefonate prima) e che non è digiuna di ottime cotture di carne e contorni vegetariani niente male. Unico neo i prezzi un po’ sopra la media e, nel nostro caso, un servizio decisamente lento.
Conoscevate la Festa del Narciso, ci siete mai stati? Fateci sapere la vostra esperienza qui sotto nei commenti, siamo curiosi di leggere anche il vostro parere su questa Festa che ci ha letteralmente rapito!