15 uova | |
7 cubetti lievito di birra fresco | |
150 gr uvetta | |
150 gr canditi | |
600 gr zucchero | |
2000 gr farina | |
300 gr fecola di patate | |
200 ml latte | |
125 ml olio EVO | |
1 bicchiere liquore all'anice | |
stecca di cannella | |
chiodi di garofano | |
vanillina |
La Pizza di Pasqua assume forme e sapori differenti ad ogni latitudine del Belpaese.
All’Aquila, capoluogo abruzzese, è una “pagnotta” glassata con semini di zucchero colorato sulla glassatura.
Un dolce secco da accompagnare nella tradizionale colazione con Salamella, Salciccia, Formaggio e uova sode.
Una ricetta che si modifica paese per paese del comprensorio aquilano.
A Teramo è alta con anice uvetta a forma di panettone.
[argento]
Si comincia con disporre la farina a fontana, aggiungere uova zucchero, aromi, olio, uvetta/canditi e infine il lievito sciolto nel latte tiepido, alternando con l’aggiunta graduale di farina e fecola.
Formato l’impasto, si procede con la prima lievitazione. Si dispone l’impasto in un contenitore capiente e si lascia riposare finché il volume non raddoppia (qualche ora).
A questo punto si passa a una seconda lavorazione, si formano i panetti e li si lasciano lievitare ancora per un paio d’ore, disposti già sulla teglia o su carta da forno.
Terminata la seconda lievitazione si può procedere alla cottura, 180° per 15/20 minuti o comunque finché la pizza non si scurisce.
A cottura ultimata si passa alla fase più divertente: la decorazione.
Scelta la glassatura (che può esser fatta con albume montato a neve, cioccolato o ghiaccia reale) si stende sul dolce e si cosparge di zuccherini colorati.
4 Commenti Nascondi i commenti
Buonasera
Mi emetto di segnalare come, in questa ricetta, gli ingredienti già si vedono e non si vedono.
Ma ….le loro quantità? Volendo eseguirla mi auguro di ricevere, cortesemente, Vs. indicazione in merito. Grazie per l’attenzione ed un caro saluto.
Alonso
Gentile Alfonso, abbiamo provveduto ad inserire gli ingredienti che, per un mero errore, non si vedevano. Le quantità si riferiscono a quelle per più di una “pagnotta”, basta ridurle in proporzione per ottenere la quantità desiderata. (La ricetta è della nonna che non accettava di farne meno di questa!!)
Devo ammettere che anche voi aquilani non scherzate a Pasqua con le calorie… 🙂 🙂 Bel piatto davvero.
Ummmmmm, buonaaaaa