400 gr farina di mais | |
1,5 lt acqua | |
sale grosso | |
Per il sugo |
|
4 salsicce | |
1 lt passata di pomodoro | |
parmigiano | |
16 gr olio EVO | |
cipolla | |
10 ml vino bianco |
Un piatto povero della tradizione, la polenta, rivalutata e rivisitata in mille modi. Oggi, vi propongo la mia versione preferita, forse più semplice, al sugo di salsiccia che diventa un meraviglioso piatto unico.
Il tempo di preparazione comprende la cottura del sugo che è abbastanza lunga, mentre la polenta pronta cuoce in 8 minuti. Se avete il sugo già pronto, diventa un piatto veloce, oppure potete scegliere di condirla in altro modo: con funghi, formaggi o salsiccia in bianco…Sarà buonissima lo stesso! In questa ricetta, ho utilizzato una farina precotta e un paiolo di rame elettrico. Il massimo della praticità!
Tenete conto che a me la polenta piace più morbida, quindi ho aumentato di 300 ml la dose indicata negli ingredienti.
DALLE ANTICHE TRADIZIONI AI TEMPI MODERNI
Le tavole dei contadini erano sempre provviste di questo alimento: la farina di mais cotta era economica e riempiva lo stomaco! Oggi viene gustata con i condimenti più svariati o anche accostata ad altre pietanze per creare piatti unici. Le nostre nonne la preparavano al camino con il paiolo di rame e il matterello di legno per girarla…Oggi ci sono dei piccoli paioli anche elettrici che assicurano un’ottima riuscita con il minimo sforzo!
Se non lo avete, potete ugualmente gustare un’ottima polenta grazie alla forza delle vostre braccia (occorrono minino 40 minuti, mescolando continuamente) oppure semplicemente con le farine precotte, basteranno 8 minuti per avere un ottimo risultato.
OCCHIO AL GLUTINE!
Attenzione! Non è detto che, trattandosi di farina di mais, le polente siano tutte senza glutine! Occorre che sia espressamente indicato sulla confezione perchè gli stabilimenti di produzione possono riguardare anche le farine di grano e quindi la polenta potrebbe essere contaminata.
POLENTA: TUTTE LE VARIETA’
Voglio indicarvi le principali farine con cui preparare la polenta:
La polenta prende vita e forme diverse a seconda della regione d’Italia in cui la gustiamo: in valtellina troviamo la polenta taragna che prende il nome dal tarai, il lungo balcone utilizzato per girarla. Non è solo farina gialla, ma una miscela anche di grano saraceno.
Sul Lago di Como troviamo la polenta uncia, anche qui la farina gialla è miscelata con grano saraceno e condita con burro, aglio, salvia e formaggio.
In Val D’Aosta, troviamo la “polenta grassa” o concia, ricca di fontina, toma e burro. In Trentino la polenta è di patate: si lessano e, dopo averle frullate, si aggiunge la farina gialla, portandola a cottura. Si condisce con cipolle soffritte, formaggi e salumi.
Nel nostro Centro Italia, abbiamo il tradizionale “sguasciapallotti“, il bastone di legno con quattro rami incrociati all’estremità per sciogliere al meglio i grumi. Il condimento tipico è quello con salsiccia e costolette di maiale o con salsiccia soffritta e funghi.
I Prodotti utilizzati in questa ricetta sono stati offerti dai Supermercati Simply.
Per le foto abbiamo utilizzato la Canon EOS 70D con l’obiettivo Sigma 17-70 macro.
[argento]
1 Fatto |
PASSO 1Per prima cosa va preparato il sugo. Metto l'olio a scalare in una capiente pentola. Aggiungo le salsicce intere e faccio rosolare bene a fuoco basso. Quando sono ben rosolate (occhio a girarle spesso!), aggiungo la cipolla e una spruzzata di vino, lascio evaporare. Io non buco le salsicce, anche se scoppiettano un po', altrimenti esce tutto il grasso e si seccano troppo. |
2 Fatto |
PASSO 2 |
3 Fatto |
PASSO 3Metto sul fuoco l'acqua in un paiolo di rame o in una casseruola di acciaio inox con il fondo pesante. Aggiungo circa un cucchiaio e mezzo di sale grosso, prima che l'acqua raggiunga il bollore. Ho utilizzato un comodissimo paiolo in rame elettrico, quindi l'ho azionato e ho fatto scendere a pioggia la farina, ma prima che l'acqua iniziasse a bollire, altrimenti ci sono più probabilità che si formino grumi. Se la polenta non è precotta, occorrono 40/60 minuti di cottura e, se vedere che diventa troppo densa, dovete aggiungere dell'acqua calda. Nel mio caso, lascio cuocere la polenta per qualche minuto, fino a quando diventa consistente. Poi la stacco dalle pareti sempre mentre la pala del paiolo gira. In tutto sono bastati 8 minuti di cottura. |
4 Fatto |
PASSO 4 |
5 Commenti Nascondi i commenti
Piccolo suggerimento pratico: avendo ed usando la pentola a pressione (utile per ogni tipologia di cottura e cibo, ormai acquistabile a prezzi veramente ridottissimidovunque, pur mantenendone la qualità) preferisco usare la polenta cruda. A mio parere, forse per altri non è così, trovo più gustosa questo tipo di polenta rispetto alla precotta che ho utilizzato più di una volta, potendo fare, quindi, il paragone. Con la pentola a pressione si mette la quantità di polenta e di acqua richiesta, si gira per i primi cinque dieci minuti (in base alla quantità), poi si copre con il coperchio, si lascia sul fuoco moderato per altri dieci minuti. Si spegne il fuoco e si lascia per altri dieci minuti (ad ogni buon conto si possono verificare i tempi esatti su internet..). Al momento dell’apertura “attenzione” ad eventuale vapore ancora dentro (controllare con la valvola). Una volta rovesciata la polenta sul tagliere rigorosamente di legno (tondo, rettangolare…) appare proprio con la stessa consistenza e sapore di quella delle malghe o delle campagne, appena tirata via dal classico paiolo di rame, messo su un fuoco vero nel caminetto. Il condimento a piacere, in tutti i modi sopra descritti e a volte multiplo, come nelle malghe alpine in cui viene servita sia con funghi che salsiccia, nonchè la famosa tosella leggermente abbrustolita. Dopo si consiglia una lunga camminata, ma che buono….soprattutto se tale pasto si fa in quei giorni così freddi ed uggiosi… Daniela
Che meraviglia, Daniela! Perchè non mi mandi la ricetta con le foto? 😀
se avete la fortuna di trovare della farina di granoturco macinato a pietra in un mulino ad acqua,
vi assicuro che tale polenta non la dimenticherete !!!
Grande piatto dietetico 🙂 🙂
Questo è uno dei piatti dopo il pomodoro che mi manca di più , la polenta col sugo , fritta , pasticciata , col gorgonzola ………….