Ecco un’idea simpaticissima per costruire un buon secondo in cinque minuti e propinare anche ai bambini un po’ di insalata. Io ho scelto la rucola, ma potete anche tagliare finemente della lattuga, meno amara e forse più gradita.
La forma del sole l’ho ottenuta con una formina in silicone che ho messo in padella dopo aver fatto scaldare l’olio, una volta cotto si rimuove delicatamente.
COME SCEGLIERE LE UOVA GIUSTE
Su tutte le uova che compriamo è stampato un codice alfanumerico, forse non tutti sanno quello che indica. Il primo numero è quello che dovete leggere per sapere come vivono le galline che hanno deposto l’uovo che state comprando, quindi quanto questo sia “sano”. I numeri vanno dallo zero al 2 (il 3 è stato abolito nel 2012).
– 0 (zero): la gallina ha avuto un allevamento biologico, è stata libera di razzolare all’aria all’aperta era ha mangiato mangimi biologici a base di mais e cereali. Di conseguenza l’uovo che verrà fuori da questa gallina è quello più povero di colesterolo e ricco di Omega3, Vitamine B12, A, E, D, acido folico e betacarotene.
– 1 (uno) la gallina ha vissuto in un grande capannone, libera di uscire quando vuole, ma in uno spazio minimo (4 metri quadri per ogni gallina). Ha mangiato mangimi tradizionali non biologici.
– 2 (due) la gallina ha avuto un allevamento a terra: vuol dire che ha vissuto in un capannone, non è mai uscita ed ha pochissimo spazio (fino a sette galline per metro quadro). Non vede la luce del sole, ma sempre quella artificiale; la concentrazione di ammoniaca dovuta alla presenza di troppe galline in poco spazio, le porta a diventare aggressive e a beccarsi a vicenda, di certo non favorendo un ambiente sano.
Per fortuna nel 2012 è stato abolito il numero 3 che indicava allevamento intensivo in batteria, ossia fino a 18 galline in un metro quadro.
Il resto del codice impresso sulla uova indica nell’ordine: il paese di origine, il comune in cui la gallina è stata allevata, la provincia e l’allevamento di deposizione.
Mi raccomando, fate attenzione soprattutto al primo numero, in modo da portare a casa un uovo più sano e nutriente e che provenga da una gallina felice!
I prodotti utilizzati nella ricetta sono offerti da Oasi Ipermercati.
Per le foto abbiamo utilizzato la Canon EOS 70D con l’obiettivo Sigma 17-70 macro.
[argento]
Lavo la rucola, la asciugo e la taglio come in foto. Metto l’olio in una padella antiaderente, lascio scaldare. Poggio la forma e rompo l’uovo, cercando di non farlo rompere.
Lo lascio cuocere a fuoco lento, fino a quando il bianco non è ben rassodato. Trasferisco sul piatto e completo con sale e pepe se gradito e ovviamente il prato di rucola!
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sembra semplice ma efficace !! un secono in giardino mi pare una bella iea !!