Il pane ai semi di finocchio è una merenda golosissima e sana, con una buona marmellata biologica! In questo caso, ho utilizzato la macchina del pane, davvero comodissima e risolutiva, specie per l’intolleranza al glutine, grazie anche ad un programma apposito “senza glutine”.
Nulla vi vieta, però, di impastare gli ingredienti a mano e di cuocere una pagnotta o i panini nel forno. Con la macchina del pane, invece, basta mettere tutti gli ingredienti nel contenitore, con l’accortezza di inserire prima i liquidi, poi le farine e digitare il programma desiderato. La mia è una macchina di quelle semplici ed economiche, comprate a Lidl un bel po’ di anni fa, ma davvero perfetta per il pane o impastare la pizza. Con il programma apposito la macchina impasta, fa lievitare e infine cuoce.
Il risultato è un pane in cassetta dalla crosta più o meno croccante, dipende dall’impostazione che avete dato e dalla morbida mollica. Per le varietà di pane che potete sfornare, c’è come limite solo la vostra fantasia! Ad un certo punto, mentre sta impastando la macchina emette un suono…E’ il momento di introdurre i semi: di finocchio, di papavero, di sesamo, tutto quello che più vi piace!
I prodotti della ricetta sono stati offerti da Supermercati Simply.
Per le foto abbiamo utilizzato la Canon EOS 70D con l’obiettivo Sigma 17-70 macro.
Nel contenitore della macchina del pane inserisco nell’ordine: l’acqua, il sale, l’olio, le due farine e il lievito a pezzetti.
Chiudo il coperchio della macchina e aziono il programma desiderato, il peso (che influirà sul tempo di cottura), il grado di doratura della crosta per avere un pane più o meno croccante e, eventualmente il timer, per far partire la macchina da sola ad un ora prestabilita. Ad un certo punto, dopo circa venti minuti, la macchina emetterà un suono: è il momento di inserire i semi di finocchio nell’impasto mentre le pale girano.
Dopo circa 4 ore (il programma del “senza glutine” è un po’ più lungo), il pane è pronto per essere “sfornato”, oppure la macchina lo terrà in caldo per 60 minuti ancora.
L’alternativa, anche leggermente più veloce, anche se più laborioso, è quella di impastare a mano: in una terrina, mischiare le farine e mettere il sale e l’olio. A parte, sciolgo nell’acqua il lievito, poi verso nella farina e giro con una spatola in plastica. Quando tutta la farina è assorbita dall’acqua, passo l’impasto (a dire il vero piuttosto appiccicoso!) sulla tavola di legno, aggiungendo, se serve, un altro po’ di farina. Poi metto a lievitare per un paio d’ore. Inforno a 220 gradi per 30 minuti circa.
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Quando riaccendo il forno proverò anche questa versione.