Per la Frittura Tradizionale: |
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500 gr calamari | |
120 gr farina di riso | |
olio di riso | |
sale | |
limone | |
Per la Finta Frittura al Microonde: |
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500 gr calamari | |
olio EVO | |
120 gr pangrattato di riso | |
limone | |
sale |
Non c’è nulla da fare, la frittura rimane la cottura più gustosa di tutte, anche se niente affatto salutare (leggi lo studio e qual è l’olio migliore per friggere).
Oggi vogliamo, però, sfidare il fritto tradizionale con il “fritto salutare”, ossia con la funzione “slim fry” del nostro microonde…Scommettiamo pure…Riuscirà la cottura al microonde ad equiparare la classica frittura?
Per la frittura tradizionale abbiamo scelto la farina di riso, perchè senza glutine, ma anche perchè a mio parere, e non solo rende molto meglio: fritto leggero e poco unto.
Per la frittura al microonde, invece, ho scelto una panatura più “strong” a base di pangrattato di riso, sempre senza glutine, che rende il pesce più croccante e corposo.
RICONOSCERE I CALAMARI FRESCHI
I calamari, quando sono freschi, hanno un bel colore intenso della pelle e quest’ultima è bella lucida.
LA PULIZIA DEI CALAMARI
Ormai tutti i banchi del pesce fresco, anche quelli al supermercato, sono forniti di personale disponibile a pulirvi il pesce, se lo chiedete… Ma è sempre meglio saperlo fare!
Sciacquiamo calamari sotto l’acqua corrente fredda, stacchiamo la testa e i tentacoli dal corpo. All’interno troviamo la cartilagine, anche quella va eliminata insieme alle interiora.
Passiamo ora alla pelle, possiamo o lavarla via sotto l’acqua, strofinando leggermente, oppure, praticando una piccola incisione, spellare delicatamente il calamaro.
Tagliamo le pinne….ma non buttatele! Anche quelle son buone!
Eliminiamo gli occhi tagliando la testa. Al centro dei tentacoli c’è poi il dente centrale da eliminare.
Spellare i tentacoli con le mani…Già….Friggiamo anche quelli!
IL TAGLIO
La sacca del calamaro la taglio di traverso per ricavare i classici anellini, cercando di mantenere le stesse dimensioni per uniformare i tempi di cottura.
Le pinne le taglio a striscioline non troppo sottili e i tentacoli li lascio interi, facendo però attenzione a cuocerli leggermente di più.
FRITTURA TRADIZIONALE
Per la frittura tradizionale infariniamo i calamari con la farina di riso.
Mettiamo sul fuoco una bella padella con bordi alti e riempiamo di olio di riso: più il calamaro affonda bene nell’olio, meno tempo dovremo tenerlo in frittura.
Mettiamo i calamari infarinati in un colino o eliminiamo con le mani la farina in eccesso e quando l’olio raggiunge i 170 gradi, li tuffiamo nella padella.
Se non avete un termometro da cucina potete regolarvi in due modi per capire se l’olio ha raggiunto la temperatura giusta: buttare qualche granello di farina per vedere se frigge bene, oppure immergere la punta di uno stecchino, se escono delle bollicine, allora è pronto.
La cottura dei calamari è abbastanza veloce, solo 3-4 minuti, altrimenti diventato gommosi. Trascorso il tempo, tenete conto che la farina di riso non prenderà la consueta doratura della farina tradizionale, potete scolarli con una schiumarola e metterli a riposare sulla carta assorbente.
Salare e servire con succo o fette di limone e quanto più calda possibile!
FRITTURA IN MICROONDE
Per una “frittura salutare” (slim fry per citare il nome del programma del nostro microonde che combina grigliatura e aria calda) dobbiamo trattare i calamari, dopo la pulizia descritta, in modo leggermente diverso.
Dobbiamo ungerli leggermente in modo che la panatura si attaccherà meglio; abbiamo scelto una panatura di riso, perchè più leggera, senza glutine e adatta anche agli intolleranti al nichel. Sulla quantità di olio da utilizzare vedete anche dalle dosi che non possiamo essere precisi…dovete ungerli, ma senza farli grondare di olio in modo che la panatura aderisca bene.
La funzione del mio microonde è programmata, nel senso che combina aria calda e grigliatura per determinati cibi, in particolare gamberetti surgelati, bastoncini di pesce e anelli di totano fritti surgelati. Non c’è un programma specifico per il pesce fresco, quindi ho utilizzato quello per i totani, avendo l’accortezza di tagliare i calamari più spessi e fermando il programma un minuto prima della fine.
Devo dire che il risultato è stato apprezzato!
LA SFIDA E’ VINTA!
I calamari rimangono ben cotti e morbidi dentro, con un esterno croccante grazie alla panatura.
Rispetto alla frittura tradizionale, qui si sente di più il sapore di olio di oliva, ma solo il sapore, il pesce non rimane affatto unto. A noi sono piaciuti molto, fateci sapere la vostra esperienza!
I prodotti utilizzati nella ricetta sono offerti da Oasi Ipermercati.
[argento]
FRITTURA DI CALAMARI “TRADIZIONALE”
Pulisco i calamari come descritto sopra e li lavo bene con acqua fredda.
Lascio la sacca intera e taglio in modo da ricavare degli anelli di mezzo centimetro di larghezza. Taglio le pinne a striscioline ed i tentacoli in pezzi più o meno uguali per uniformare la cottura.
Metto i calamari un po’ alla volta in un colino, ci metto la farina sopra e faccio in modo che siano ben infarinati in tutti i lati.
Metto a scaldare abbondante olio in una padella dai bordi alti, quando è ben caldo (leggi sopra i consigli per come capirlo), tuffo dentro i calamari, la frittura deve essere bella vivace.
Se l’olio copre per bene tutti i calamari (e così dovrebbe essere) non serve girarli e dopo due tre minuti li caccio scolandoli e poggiandoli su un foglio di carta assorbente.
Servire la frittura calda con sale e limone.
FRITTURA DI CALAMARI AL MICROONDE (PROGRAMMA SLIM FRY)
Pulisco i calamari come descritto sopra e li lavo bene con acqua fredda. Taglio la sacca dei calamari ricavando degli anellini dello spessore di un centimetro.
Ungo leggermente, ma in tutte le parti, i calamari. Li pano con il pangrattato.
Metto un filo d’olio del piatto per grigliare del microonde e sistemo su un solo strato i calamari.
Inforno con la funzione “slim fry“: il mio microonde mi chiede di indicare il peso dei calamari per il tempo di cottura: per 100 gr impiega 7 minuti. Io l’ho fermato un minuto prima e sono venuti benissimo. Servo caldi con sale e limone.
2 Comments Hide Comments
Io preferisco di gran lunga la friggitrice ad aria perchè garantisce la quasi totale assenza di grassi quindi è più dietetica.
la “friggitrice ad aria” è un forno termoventilato con la ventola in alto.
La cucina senza grassi è altra cosa, ma il marketing è più forte della verità.