La yuca (Manihot Eculenta, detta anche manioca) è un tubero simile alla patata, ma ancor di più alla patata dolce americana come consistenza, anche se più dura e fibrosa. Come sapore ricorda la castagna, si consuma previa cottura o sotto forma di farina.
Ho voluto provarla perchè è uno dei pochissimi alimenti senza nichel e #senzaglutine. Invece che lessarla, come normalmente si usa, ho provato a cuocerla a forno, su una plancia in pietra, ottenendo delle fettine croccanti, molto simili alle patatine.
Se scegliete di non lessarla, la preparazione necessità di un minimo di pazienza perchè la yuca è durissima, ma con un robot da cucina che affetta, l’operazione è molto più veloce. L’ho servita con un semplice hamburger cotto sulla piastra senza olio.
La plancia da forno utilizzata è Roccianera.
[argento]
Lavo la yuca sotto l’acqua corrente per eliminare eventuali residui di terra. La asciugo ed elimino le estremità. Taglio dei tranci di 5 o 6 centimetri.
Elimino la buccia, come nella foto, appoggiano la base piatta e ruotando il trancio. Affetto con il robot o con un coltello ben affilato. Lo spessore ideale e di 3-4 millimetri.
Raccolgo le fettine di yuca in una ciotola, aggiungo l’olio e le giro scuotendole delicatamente per non farle spezzare. Preriscaldo il forno a 200 gradi, ventilato.
Dispongo le fettine di yuca ben distese sulla plancia e inforno per 20-25 minuti, fino a quando saranno ben dorate.
Preparo, nel frattempo, gli hamburger, facendo scaldare bene la piastra sul fuoco moderato. Aggiungo la carne e la giro solo quando si saranno formate le classiche striature scure.
Aggiungo il sale alla yuca e servo con l’hamburger.